BGer 1P.289/2003 | |||
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BGer 1P.289/2003 vom 27.05.2003 | |
Tribunale federale
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{T 0/2}
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1P.289/2003 /bom
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Sentenza del 27 maggio 2003
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I Corte di diritto pubblico
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Composizione
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Giudici federali Aemisegger, presidente della Corte e presidente del Tribunale federale,
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Nay, vicepresidente del Tribunale federale, e Catenazzi,
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cancelliere Crameri.
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Parti
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A.________,
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ricorrente,
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contro
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B.________,
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opponente, patrocinata dall'avv. Roberto A. Keller, casa La Grida, 6535 Roveredo GR,
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Municipio di Rossa, 6548 Rossa,
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Presidente del Circolo di Calanca, Tribunale e Ufficio del Circolo di Calanca, 6543 Arvigo.
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Oggetto
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ordine di demolizione,
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ricorso di diritto pubblico contro l'ordinanza del 16 aprile 2003 della Presidente del Circolo di Calanca.
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visto e considerato:
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che con precetto giudiziario del 26 ottobre 2001, cresciuto in giudicato, la Presidente del Circolo di Calanca ha ordinato a A.________ di demolire e arretrare alla distanza legale un muro eretto al confine tra le particelle n. 1336 e 1354 del Comune di Rossa, e ciò conformemente a un precedente decreto del 20 maggio 1996 che contemplava la possibilità dell'esecuzione surrogatoria;
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che il 1° giugno 2002 la Presidente di Circolo, accertata la mancata esecuzione, ha ordinato a un'impresa di eseguire le opere di demolizione e arretramento, in accoglimento di un'istanza della vicina B.________;
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che con ordinanza del 16 aprile 2003 la Presidente di Circolo ha invitato l'interessato a presentare le proprie osservazioni, limitatamente all'esecuzione surrogatoria e a eventuali fatti nuovi verificatisi dopo l'emanazione del decreto 1° giugno 2002;
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che, con scritto del 6 maggio 2003, A.________ insorge contro questa ordinanza dinanzi al Tribunale federale;
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che non sono state chieste osservazioni;
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che il Tribunale federale esamina d'ufficio e con piena cognizione l'ammissibilità dei ricorsi che gli vengono sottoposti (DTF 128 I 46 consid. 1a);
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che il ricorrente, il quale non ha impugnato il precetto giudiziario del 26 ottobre 2001, non indica perché il contestato invito a presentare eventuali osservazioni costituirebbe una decisione cantonale di ultima istanza (art. 86 cpv. 1 OG) o una decisione incidentale che gli causerebbe un pregiudizio irreparabile, né ciò è ravvisabile nella fattispecie;
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che, quindi, il ricorso è inammissibile dal profilo dell'art. 87 OG;
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che, inoltre, nell'ambito di un ricorso di diritto pubblico, il Tribunale federale esamina solo le censure sollevate in modo chiaro e preciso;
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che il ricorso deve quindi contenere un'esauriente motivazione giuridica, dalla quale si possa dedurre se e perché, ed eventualmente in quale misura, la decisione impugnata leda il ricorrente nei suoi diritti costituzionali (art. 90 cpv. 1 lett. b OG; DTF 127 I 38 consid. 3c);
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che il ricorso in esame, il quale non indica del tutto come e perché la criticata ordinanza sarebbe arbitraria (sulla nozione di arbitrio cfr. DTF 129 I 8 consid. 2.1), non adempie manifestamente i citati requisiti di motivazione e dovrebbe pertanto essere dichiarato inammissibile anche per carenza di motivazione;
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che le spese seguono la soccombenza (art. 156 cpv. 1 OG);
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Per questi motivi, visto l'art. 36a OG, il Tribunale federale pronuncia:
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1.
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Il ricorso è inammissibile.
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2.
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La tassa di giustizia di fr. 500.-- è posta a carico del ricorrente.
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3.
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Comunicazione alle parti, al Municipio di Rossa e alla Presidente del Circolo di Calanca.
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Losanna, 27 maggio 2003
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In nome della I Corte di diritto pubblico
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del Tribunale federale svizzero
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Il presidente: Il cancelliere:
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